È sabato mattina, un mattino di primavera fresco e soleggiato, nonostante le previsioni promettano pioggia e temporali pomeridiani.
In programma la prima uscita stagionale del Motoclub!
Solito ritrovo a San Zeno, solite facce sorridenti, qualche ruga in più e qualche capello in meno dell’ultima uscita. Chi davvero non sembra soffrire il passare degli inverni sono le moto.
Stolide ed imperturbabili, pronte – come sempre – a fare il proprio lavoro.
Alle moto serve poco per andare avanti, un po’ di cura, carburante, qualche ricambio ogni tanto.
Ma agli uomini (in verità anche alle donne, ma qui se ne vedono poche…) serve altro. Ed infatti l’obiettivo del mini-tour è nutrimento per gli occhi (grazie a paesaggi e panorami memorabili) e per le membra (grazie alle soste strategicamente pianificate).
E quindi via, verso il Lago di Garda meridionale e le colline moreniche, attraverso strade poco battute e paesaggi collinari.
Al passaggio di questi ferri veterani, rumorosi e fumanti, nessuno rimane indifferente. Le reazioni sono sempre intense ed estreme: sorrisi compiaciuti o smorfie infastidite.
D’altra parte potremmo suddividere il genere umano in due grandi gruppi: chi considera il passato una risorsa, una fonte di insegnamento da preservare e tutelare, e chi invece vede nel vecchio qualcosa di semplicemente superato, esaurito e di fatto morto.
Ma chi erano i “grandi vecchi” presenti a questa gita? Tra i notabili non mancava quasi nessuno.
Facevano bella mostra di sé le più rinomate scuole di meccanica e stile: Mandello del Lario, Arcore, Pontedera, Lambrate, Bologna, Varese, e tra le scuole internazionali la tedesca, con Monaco, e la giapponese, con Tokio e Hamamatsu.
I piloti hanno trovato ristoro tra i vigneti (e i calici) dell’Azienda Agricola Bergamini di Colà di Lazise e poi con “le mille e una portata” della trattoria più lontana dalla novelle cousine che esista in terra, Al Bersagliere (meglio nota come Dal Cionca), ai Rosolotti (S.Giorgio in Salici).
Vento e nuvole, ma nemmeno una goccia, hanno velocizzato il ritorno in rimessaggio.
Per gli amanti delle statistiche:
- 11 moto, 5 scooter e 16 conducenti presenti
- Coperti 34 anni di produzione motociclistica di 2 continenti (dal 1952 al 1986)
- Percorsi 85 km
- Consumo medio stimato di 3,5 litri di benzina a testa (e un po’ di olio, tra miscela e fasce elastiche stanche)
- Accumulo di oltre 3000 calorie pro-capite.
Non male come prima uscita!